Descrizione
Un giallo alla Agatha Christie ambientato nell’antica Roma 60 a.C. Anno del consolato di Afranio e Metello Celere.
Due omicidi compiuti nello stesso giorno scuotono la città di Roma. Il primo è quello di Silano, ex console noto per la sua indole conciliante, il secondo di Roscio Gallo, celebre attore molto amato dal popolo romano.
Flavio Callido, nobile romano di fazione pompeiana ed ex questore, in pieno cursus honorum indaga sugli omicidi.
Durante l’omicidio di Silano, Callido si trova proprio nella domus del ex console per un incontro segreto con Giunia, figlia di Silano e Servilia. Qui scopre un’agitazione insolita una riunione a cui stanno partecipando alcuni dei più noti optimates della Repubblica che attendono un famigerato ospite, di cui non riesce a scoprire l’identità. Nei corridoi della domus Callido viene avvistato e, costretto a nascondersi, ripara nelle stanze adibite a terme private di Silano, dove colto da un malore perde i sensi e si risveglia nella suburra, senza il suo anello nobiliare. Callido successivamente viene incaricato da Cicerone di svolgere le indagini sull’omicidio del suo grande amico Roscio Gallo. L’obiettivo di Cicerone è accusare Publio Clodio dell’omicidio di Roscio già sotto processo per aver violato i misteri della Bona Dea.
Le indagini sulla morte di Roscio rivelano però anche altre possibili piste una delle quali porta ad Arbuscola, un’affascinante e scaltra attrice.
Nel frattempo Callido viene sospettato e imprigionato per l’omicidio di Silano. Tra rivelazioni e colpi di scena Callido e Arbuscola imboccano la via giusta per arrivare a scoprire cosa è realmente accaduto.
Quello che li aspetta non sarà solo il disvelamento dei veri colpevoli, Callido capirà che le sue certezze e i suoi principi dovranno cedere il passo a nuovi compromessi politici. Caduto il velo dietro cui si cela la verità, non si potrà più essere gli stessi.
Vicentini Daniele –
L’ ho letto in tre giorni. Dato che non conoscevo Walter Astori, ascoltare i dialoghi di personaggi dell’antica Roma, con un linguaggio dei giorni nostri, mi ha provocato un attimo di “smarrimento”. Che però è durato pochissimo, grazie ad una storia godibilissima, in cui ho avuto modo di apprezzare anche le numerose nozioni storiche. La storia è molto intensa e probabilmente proprio in virtù dell’originalità del linguaggio, scorre benissimo e ti cattura. Non per niente l’ho letto in tre giorni. Ci sono in giro molti romanzi di autori che, a mio modesto parere usano la scrittura creativa, in maniera un po’ troppo creativa. Condizione che a me ha creato non pochi problemi di comprensione. Dove per intenderci, in alcuni momenti ti stai chiedendo da dove è uscito quello, o peggio ancora chi ha detto quella frase ? Con Walter Astori non succede niente di tutto questo. I personaggi sono ben caratterizzati, arrivi a conoscerli in quella maniera che a noi lettori piace e quindi voltare le pagine risulta molto piacevole. Morale: consiglio la lettura di questo romanzo senza ombra di dubbio.